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SQL Server Change Tracking – 1 di 3

Tenere traccia delle operazioni di INSERT, DELETE e UPDATE effettuate sui dati di una o più tabelle di SQL Server, è una necessità piuttosto comune sia nelle fasi di sviluppo che di amministrazione nella maggior parte delle soluzioni moderne.
Per molto tempo, l’assenza di una funzionalità che consentisse la tracciabilità delle modifiche ha costretto gli sviluppatori ad implementare soluzioni personalizzate utilizzando trigger, timestamp o simili, memorizzando le chiavi di tali righe in tabelle create ad hoc.
Con l’uscita di SQL Server 2008 è stata introdotta una novità che semplifica notevolmente la vita degli addetti ai lavori: il Change Tracking (CT).
Grazie a questa soluzione è ora possibile memorizzare le variazioni delle righe utilizzando un sistema di semplici ed efficaci funzioni che rendono estremamente agile sia la procedura stessa, sia i processi che le applicazioni che ne fanno uso.
In questa prima parte della serie di articoli dedicati al Change Tracking, ne viene offerta una panoramica e, attraverso alcuni esempi, sarà mostrato come abilitare e disabilitare tale funzionalità descrivendo tutte le proprietà e gli oggetti coinvolti in queste attività.

Il corposo articolo, adatto in particolare a chi a si avvicina per la prima volta a questa tecnologia, è disponbile su OneDrive in formato PDF:

https://skydrive.live.com/redir.aspx?cid=de51b95370407a5d&resid=DE51B95370407A5D!200&parid=DE51B95370407A5D!199

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